In merito ad alcune notizie diffuse dalla stampa locale, si ritiene doveroso chiarire quanto segue:
1.Nessun progetto con le pile nell'alveo del Polcevera è mai stato esaminato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, né avrebbe potuto esserlo, dal momento che le schede tecniche approvate dal Commissario Straordinario con Decreto n. 5/2018 (pubblicato in G.U. e sul sito commissariale) lo vietavano. Ma è lo stesso Consiglio Superiore che, a pag. 96 del proprio parere, così scrive: "Per quanto riguarda l’alveo non sono previste pile all'interno degli argini".
2.L'Arch. Renzo Piano non ha mai proposto idee progettuali con pile in alveo, come si può evincere dalle foto del plastico presentato in Regione Liguria il 28 agosto 2018. Alcuni siti internet visualizzano un progetto con pile in alveo attribuendolo erroneamente a Renzo Piano, ma è stato ampiamente dichiarato trattarsi di una "bufala".
3.La sicurezza stradale del nuovo viadotto è nettamente superiore rispetto a quello precedente, come si evince ai punti 8 e 9 della relazione tecnico descrittiva del progetto stradale presentato al Consiglio Superiore, pubblicata sul sito commissariale al punto 6 della sezione progetti - ricostruzione. In particolare, sono state previste le transizioni planimetriche, le corsia di emergenza, lo spartitraffico centrale con banchina in sinistra, un parziale allargamento interno della curva e una velocità massima di 80 km/h. Si ricorda che all'origine era era di 60 km/h. A pag. 56 del parere del Consiglio Superiore viene proposto che il controllo sia "da affidare non solo ai tipi previsti dalla segnaletica verticale, ma anche a sistemi luminosi di controllo di velocità e segnalazione agli utenti". Non si parla di "Tutor". Non si parla di cali di visibilità e di sicurezza rispetto al precedente viadotto.
4.Le raccomandazioni e i suggerimenti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come testualmente riportato nella nota di accompagnamento del Presidente Ing. Donato Carlea e da lui ribadito pubblicamente in più occasioni, sono stati espressi a titolo propositivo e sinergico rispetto al sistema di progettazione in progress adottato per questo particolare appalto, ben potendo recepirli nella successiva fase progettuale di 2° livello e nella cantierizzazione, con piena soddisfazione dei tecnici e della Struttura Commissariale.