Commissario Ricostruzione Genova
Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera dell'autostrada A10 DPCM 4/10/2018

Comunicato Stampa – Approvazione nuovo Decreto Legge in materia di ambiente

L'articolo 9-bis del decreto-legge 28 settembre 2018 n.109 ha previsto che il Commissario Straordinario adotti, su proposta dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, un programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità tra cui rientrano gli importanti cantieri della Nuova Diga Foranea di Genova e del Tunnel Sub-Portuale.

La dimensione degli investimenti, la notevole complessità tecnica e l’importanza degli interventi che coinvolgono il futuro della Regione e dell’intero sistema Italia, anche in relazione alle tempistiche previste per l’utilizzo dei fondi derivanti dal Piano Nazionale Complementare, hanno portato a una stretta sinergia tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Struttura del Commissario Straordinario per la ricostruzione Genova, la Regione Liguria, e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, per dare vita ad uno dei più significativi casi in Italia di circolarità dei materiali tra grandi cantieri.

Il decreto Ambiente approvato in data 10 ottobre 2024 dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prevede, tra le altre cose, che il Commissario Straordinario “ricevuto il Piano approvato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, acquisiti i pareri dell’ARPA e della ASL territorialmente competenti, adotti con apposito decreto il Piano per la gestione integrata e circolare dei rifiuti e materiali che ne garantisca il miglior utilizzo, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in materia di gestione dei rifiuti”.

Il contesto Genovese è caratterizzato da un momento di rilancio in cui sono previsti diversi interventi atti a riordinare e razionalizzare l’assetto infrastrutturale della Città Metropolitana di Genova. Coesistono, nella stessa area cantieri produttori di materiali (ad esempio da scavo, da dragaggio o da demolizione) ed altri ricettori: a fronte di un fabbisogno di oltre 9 milioni di metri cubi di materia, il recupero circolare darà la possibilità di impiegare oltre 5 milioni di metri cubi di materiali, in larga parte per il riempimento dei cassoni cellulari della nuova diga Foranea di Genova.

Il decreto approvato permetterà di armonizzare in un contesto di più cantieri simultanei le procedure autorizzative mantenendo la coerenza procedurale e la conformità alle direttive europee in materia ambientale, ottimizzando il recupero e l’utilizzo di materiali inerti.

Un risultato che permette un significativo risparmio economico rispetto al costo degli approvvigionamenti e degli smaltimenti, oltre ad un beneficio per l’ambiente espresso anche in termini di riduzione dei tempi di esecuzione dell’opera, riduzione delle interferenze navali e portuali e delle emissioni associate al ciclo di vita dei materiali trasportati e gestiti (tra cui CO2, e altre emissioni clima-alteranti, consumo di materie prime e carburante), dei transiti terrestri e della congestione del traffico cittadino.

Il piano prevederà l’utilizzo di materiali recuperabili in accordo alle normative ordinarie in tema di gestione dei materiali escludendo quindi sedimenti o terre e rocce da scavo con concentrazioni superiori alla soglia prevista dal Dlgs. 152/2006 (tra cui sedimenti “classe E”).

L’intera procedura mira ad applicare il principio comunitario del Do No Significant Harm (DNSH) preferendo il recupero, all’utilizzo di materiali vergini estratti da cava, anche attraverso l’attivazione di significativi presidi di monitoraggio ambientale.

Data di ultima modifica: 14/10/2024
Data di pubblicazione: 14/10/2024